Il diritto di appartenenza
La Romagna è una delle più antiche e caratterizzate Regioni italiane con una sua storia, cultura, economia. E colonne portanti del “diritto delle genti” sono, nel mondo democratico, l’autogestione e l’autodeterminazione di ogni comunità.
L’Europa è l’Europa delle Regioni
Le Regioni sono la base popolare dell’Unione Europea. Esse partecipano alla definizione e realizzazione dei suoi programmi e concorrono a ripartire le disponibilità finanziarie. Le quali, sinora, non ci hanno neppure sfiorato.
Dallo Stato Regionale a quello Federale
L’Italia sta trasformandosi da “Stato Regionale” a “Stato Federale”, ciò moltiplicherà le competenze locali, a partire dalla stessa politica fiscale. Se non saremo “Regione Autonoma” non verremo coinvolti in tale fondamentale processo. Ed aumenterà il distacco da altri territori nazionali.
Le infrastrutture
La Romagna ha il record nazionale degli incidenti stradali anche per la vetustà della sua rete. L’Alta Velocità ferroviaria si ferma a Bologna. Gli Aeroporti di Forlì e Rimini sono continuamente sacrificati all’egemonia del Marconi di Bologna. E siamo il territorio più turistico d’Italia!
La sanità pubblica è di competenza regionale
Contrariamente a quanto fatto da altre Regioni, pochi anni fa la Regione Emilia-Romagna ha chiuso o declassato una ventina di Ospedali periferici, con notevole pregiudizio per le popolazioni romagnole. Tutte le Cliniche universitarie e gli Ospedali con qualifica “regionale” sono nel territorio emiliano, con ulteriore notevole pregiudizio per la nostra utenza.
La Romagna non ha una propria Università
Mentre tutte le Province emiliane dispongono di una propria Università, la Romagna ne è sprovvista. Gli attuali “Poli” di Cesena, Forlì, Ravenna e Rimini sono emanazione diretta dell’Università di Bologna e ne riflettono e preservano i molti interessi.
La difesa e valorizzazione del suolo
Anche le recenti alluvioni nel territorio romagnolo ne hanno evidenziato la fragilità e la esigenza di una continua cura. Il mare mette in pericolo permanentemente le nostre spiagge, che sono le più frequentate d’Europa. Le frane si moltiplicano. Da parte di Bologna manca una politica al riguardo che, per essere adeguata, non può che essere locale.
La Romagna manca, in loco, di servizi essenziali
La Romagna, col suo oltre milione di abitanti, manca da sempre di servizi essenziali (Corte d’Appello, Tribunale della Libertà, Tribunale Amministrativo Regionale, Corte dei Conti, Tribunale dei Minori, Uffici Compartimentali di ogni genere). Questo significa oneri ingentissimi ed infinite trasferte a Bologna: il tutto è risolvibile con la nascita della nostra Regione.
Costi e benefici della Regione Romagna
La Regione Romagna nascerà “per scorporo” da quanto già esiste e viene gestito dalla Regione Emilia-Romagna. Dovrà essere snella ed efficiente. E disporrà di un rapporto diretto, a tutela dei propri interessi e di quelli dei propri cittadini, sia col Governo nazionale che con l’Unione Europea.
Il territorio romagnolo
In oltre 40 anni di presenza la Regione Emilia-Romagna, contrariamente a quanto hanno fatto tutte le Regioni composite italiane ed europee, non ha mai voluto riconoscere la consistenza del territorio romagnolo. Una cattiveria che sconfina col ridicolo e con la provocazione. La circostanza ha sinora impedito una adeguata difesa delle nostre molteplici produzioni e la creazione di un “marchio romagnolo” per le nostre molte “eccellenze”.